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Iscritto il: 27 gen 2007, 18:15 Messaggi: 14472
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PROVENZANO DISSE: LUMIA SI PUO' UCCIDERE
PALERMO - I boss mafiosi avevano progettato l'uccisione dell'ex presidente della Commissione antimafia, Giuseppe Lumia (Ds). Il piano è stato scoperto dalla procura di Palermo che ha chiesto ed ottenuto dal gip due ordini di custodia cautelare in carcere. I provvedimenti sono firmati dal giudice Donatella Puleo, su richiesta del procuratore aggiunto Sergio Lari e del sostituto Michele Prestipino, e riguardano Domenico Virga, 43 anni, capomafia di Gangi (Palermo), già detenuto, e Salvatore Fileccia, di 42, ritenuto uomo d'onore della famiglia mafiosa di "Palermo Villagrazia". Il progetto di attentato, deliberato secondo l'accusa agli inizi del 2000 dai vertici di Cosa nostra con in testa Bernardo Provenzano, ha trovato riscontro dalle dichiarazioni del nuovo collaboratore di giustizia, Maurizio Di Gati. Già in precedenza aveva parlato del piano di morte nei confronti di Lumia il pentito Nino Giuffré. I due collaboratori, per i quali la procura sta procedendo per queste accuse separatamente, sostengono che si erano procurati, attraverso Virga e Fileccia, una serie di armi, fra cui Kalashinikov, che dovevano servire per uccidere il parlamentare. I fucili mitragliatori provenivano dagli agrigentini e ancora adesso, secondo i pentiti, sono nella disponibilità dei boss palermitani.
PROVENZANO DISSE 'LUMIA SI PUO' UCCIDERE' - Il piano per uccidere Lumia non venne messo in atto perché Giuffré aveva preso tempo, per timore delle conseguenze che sarebbero derivate dall'omicidio di un politico effettuato nel territorio in cui comandava il capomafia allora latitante. E' lo stesso Giuffré che lo spiega ai pm durante un interrogatorio inserito agli atti dell'indagine che stamani ha portato all'esecuzione di due ordinanze di custodia nei confronti di Domenico Virga e Salvatore Fileccia accusati di avere procurato e trasportato fino a Palermo le armi da utilizzare nell'attentato all'ex presidente della Commissione antimafia. "Dopo che Provenzano aveva detto che Lumia si poteva uccidere - afferma Giuffré - ho fatto con calma, siccome era un discorso, come sto dicendo mio, me ne hanno dato incarico a me personalmente e nel bene o nel male mi sono preso pure questa responsabilità di fare con calma, però in tutta onestà devo dire che ogni tanto mi si aggirava il discorso: piano, piano vediamo perché era anche necessario valutare il danno che facciamo, da vivo, da morto; perché se da morto deve fare più danno che da vivo, andiamoci piano, poi andiamo vedendo, andiamo valutando". "Posso dire - afferma Giuffré - che in un certo qual modo ho babbiato, (scherzato) questo non l'ho detto mai a nessuno, l'ho detto a me stesso e ho preso tempo, e adesso siamo qua". Giuffré, infatti venne arrestato dai carabinieri e il progetto di attentato che lui stava preparando sfumò.
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