Ciao Tommaso,
ti ringrazio per l’osservazione che precede perchè ci da la possibilità di sgombrare pubblicamente il campo da possibili dubbi e fraintendimenti.
La scelta di sottoscrivere l’appello di Cittàinsieme non ha nulla di politico,non è un attacco a questa o quella amministrazione, ma, molto più semplicemente, è una scelta di…campo, peraltro legittimata dal nostro Statuto che
all’art.1 recita “
L'associazione ha lo scopo di promuovere una cultura della legalità, della solidarietà e dell’ambiente…”.Riteniamo che la riqualificazione
rectius cementificazione del lungomare di Catania, il cui costo è lievitato da 10 a 121 milioni di euro, costituisca un’applicazione concreta di quella finanza creativa di tremontiana memoria.
I soldi pubblici che nelle dichiarazioni dell’allora sindaco Scapagnini avrebbero dovuto essere impiegati per
“ consegnare ai cittadini catanesi la fruibilità della costa…” avranno come risultato
“« 400 mila metri quadri di sbancamento a 10 metri sul livello del mare, 56 mila metri quadri di centro commerciale e 48 mila mq di parcheggi a pagamento spalmati tra una strada che doveva essere una via di fuga antisismica e un pezzo di costa lungo 1200 metri, in concessione per 38 anni ad un gruppo imprenditoriale ». Catania è la prima città d’Italia per concentrazione di Centri commerciali per abitanti, la seconda in Europa, si vorrebbero spendere 121 milioni di euro per far nascere l’ennesimo “grande magazzino” quando interi quartieri vivono un imbarazzante degrado e a Monte Po’ non si riesce a rendere funzionale l’unico campo di calcio del quartiere. Piuttosto difficile rimanere neutrali di fronte ad una simile prospettiva, non credi?
La cultura della legalità è una splendida frase, un concetto emozionante per la sua forza evocativa ma… va riempito di contenuti, va sostenuta con delle scelte che non si possono limitare al “consumo critico”
Se dovessimo spendere il nome dell’associazione solo per sostenere questo o quel commerciante che denuncia prescindendo da un’analisi critica del contesto sociale in cui viviamo non dovremmo neppure occuparci di progetti quali
“Regaliamo(ci) un sorriso”:un osservatore poco attento,infatti, potrebbe obiettare che distribuire vestiti e giocattoli e regalare un sorriso ai meno fortunati non è un attività da…Addiopizzo Catania, molte altre associazioni, dai nomi meno limitativi, portano avanti progetti simili con risultati forse ancora più soddisfacenti.
Per la stessa ragione non dovremmo occuparci e preoccuparci di organizzare per Pasqua la Lotteria.
Cosa centrano la famiglia Greco,le finestre del Talità Kum e Laura Salafia con Addiopizzo Catania?
A proposito della Lotteria di Pasqua voglio raccontarti un piccolo ma significativo retroscena: ho chiesto personalmente a tutti i centri commerciali di Catania, da Auchan, a Mediaworld, passando per le Terrazze di viale Ulisse, Bruno, Saturn ecc. di acquistare, pagandoli in anticipo, i premi della lotteria, pregandoli di esporre un banalissimo e poco ingombrante foglio A4 per spiegare la finalità dell’iniziativa, il risultato puoi benissimo immaginarlo.
Non c’è nulla di fuorviante e pericoloso nel condividere con altre associazioni che hanno fatto tanto per la nostra città, una battaglia per la salvaguardia del nostro territorio, il pericolo semmai sarebbe quello di pensare ed agire come se il nostro nome, Addiopizzo, fosse il nostro limite.
P.S. qui trovi qualche notizia in più sulla... "questione non opinabile"
http://www.cittainsieme.it/