Prende il via oggi a Napoli la XIV edizione della 'Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie' organizzata da Libera e Avviso Pubblico che ha come tema "L'etica libera la bellezza. Riscattare la bellezza, liberarsi dalle mafie". La giornata "intende ricordare tutte le vittime innocenti delle mafie e rinnova in nome di quelle vittime l’impegno di contrasto alla criminalità organizzata" - affermano i promotori della manifestazione che lo scorso anno ha visto radunate a Bari centomila persone.
"Siamo venuti a Napoli - ha dichiarato don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera - per valorizzare il positivo. Dimostrare che c'è un'Italia che non si arrende, che non cede allo scetticismo e alla rassegnazione, che non pensa solo a sopravvivere ma che vuole vivere, che lotta e s'impegna per affermare la libertà e la dignità di tutti". "In alcuni territori della Campania - sottolinea don Ciotti - la violenza criminale continua a lasciare ragicamente il segno: anche nell'ultimo anno sono stati numerosi ed efferati gli omicidi di camorra, troppe le vittime innocenti. Senza contare i traffici di droga e di rifiuti, lo sfruttamento delle persone attraverso la prostituzione e il lavoro nero, gli affari delle ecomafie, l'usura, le estorsioni. E certamente pesano la corruzione, le collusioni in tanti settori della politica e dell'economia, i silenzi complici o intimoriti di chi non osa o non vuole ribellarsi".
"Ma esiste anche una Campania diversa, ricca di positività. Giovani svegli, insegnanti appassionati, amministratori onesti, cittadini responsabili. Persone - conclude don Ciotti - che prima di chiedersi cosa la societa' faccia per loro, si chiedono cosa possono fare loro per la societa'. In un impegno reso credibile dalla presenza di tre ingredienti: coerenza, continuita', concretezza. Noi quest'anno siamo in Campania per imparare da loro".
L'appuntamento nazionale è stato preceduto da una tre giorni di eventi in Campania. Il 19 marzo a Casal di Principe, nel casertano, è stato ricordato don Peppe Diana, il sacerdote ucciso dalla camorra nella sacrestia della chiesa di cui era parroco, nel quindicesimo anniversario del suo assassinio. I genitori del sacerdote e don Ciotti hanno firmato il protocollo per la nascita della prima cooperativa che sorgerà a Castelvolturno e Cancello Arnone, la cooperativa 'Le terre di don Peppe Diana-Libera Terra' che sui terreni confiscati ai casalesi, produrrà la mozzarella della legalità e alla quale è possibile fare - fino al 30 marzo - una donazione di due euro con un sms al numero 48544. "I Casalesi ancora ci sono, nonostante l'eccezionale lavoro della magistratura e delle forze dell'ordine - ha ricordato don Ciotti. Bisogna capire che la camorra, le mafie, sono un problema nazionale e bisogna anche capire che la prima mafia da combattere è quella delle parole. La vera lotta si fa con i fatti".
Ieri, venerdì 20 marzo, si è tenuto l’incontro tra gli oltre 400 familiari di vittime di criminalità, provenienti da tutt’Italia durante il quale sono stati letti i nomi e cognomi di oltre 400 vittime delle mafie, dal terrorismo e dalla criminalità predatoria. "Anche nella Chiesa ci vuole la linea della fermezza - ha detto don Ciotti. "Bisogna ribadire l'incompatibilità tra l'azione, qualunque essa sia, delle mafie e il Vangelo". "Dobbiamo ricordare - ha proseguito - che al matrimonio di Riina c'erano tre preti? La Chiesa deve dire chiaro che restano fuori dalla Chiesa non solo i criminali, ma i loro conniventi. Perché il problema non è solo del pesce inquinato, ma del bacino d'acqua che alimenta quei pesci. Le parole di don Diana, profeta che sapeva leggere il presente per congiungerlo al futuro, devono esser tradotte in fatti, tutti i giorni"- ha sottolineato.
Alla manifestazione di oggi, 21 marzo, a Napoli sono attese 100mila persone. La grande manifestazione si snoderà, da Piazza della Repubblica, sul lungomare, fino a Piazza del Plebiscito, dove saranno letti i nomi delle vittime dai nomi più conosciuti a quei semplici cittadini, magistrati, giornalisti, operatori delle Forze dell’ordine, imprenditori, sindacalisti. Si svolgeranno anche sia momenti di animazione culturale, sia seminari di approfondimento, in alcuni luoghi deputati, su varie tematiche: educazione alla legalità democratica ed alla cittadinanza attiva , beni confiscati , informazione, chiesa e mafia, ecomafie, immigrazione, rete internazionale di associazioni.
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