Essendo stato sempre e incondizionatamente dalla vostra (nostra) parte a favore della legalità, della lotta alla mafia e al pizzo in particolare, posso forse permettermi un'osservazione. Ho sempre trovato molto saggia la vostra scelta di considerarvi apartitici. La lotta alla mafia è un punto basilare per chi voglia fare politica in Sicilia e quindi la vostra è anche un'attività politica, oltre che sociale e culturale. Partitici no, quindi, ma politici sì. E fin qui va tutto bene. sono assolutamente d'accordo con voi. Possono esserci però mille altre iniziative in una città che hanno valenza politica, sociale e culturale senza avere il crisma della indiscutibilità che ha invece la legalità. Possono esserci iniziative opinabili. La legalitò, no! Alcuni possono essere d'accordo con le cose opinabili, altri no. Perchè impegnare in questi casi il nome Addiopizzo insieme ai nomi di altre associazioni della cosiddetta società civile? Per fare gruppo e massa critica sempre? Posso capirlo. Ma se l'argomento è opinabile, non è pericoloso impegnarsi, o quanto meno fuorviante? Se mi si dice: quella cosa va evidentemente fuori dai limiti della legalità allora posso capirlo meglio. Ma se così non è? Se ad esempio il poter eventualmente andar fuori da quei limiti (cosa sempre possibile) fosse solo eventualmente frutto di un'applicazione distorta e non onesta di un'idea che di base è neutrale? Non so se sono riuscito a spiegarmi o se ho ingarbugliato il discorso. Io sarei più cauto. La legalità dev'essere un obiettivo di tutti, destra e sinistra, nord, centro e sud, favorevoli a un'opera o contrari... alti e bassi, magri e grassi... conservatori e progressisti, prudenti e coraggiosi... Era da tempo che pensavo di scrivere qualcosa del genere. Oggi lo spunto mi è venuto dall'aver letto il vostro nome insieme a decine di altri, contrari a un certo progetto per il lungomare. Mi è parsa una buona occasione per farla allora adesso questa piccolissima osservazione, per un motivo molto semplice: perché anch'io, come cittadino, potrei sottoscrivere quella protesta. Anch'io infatti mi auguro che quel progetto non vada in porto, o almeno non così. Ma so che si tratta di questioni opinabili, almeno così mi sembra. Altri possono in buona fede pensarla diversamente. E allora Addiopizzo perché si schiera? Ciao a Tutti Tommy

Ciao Tommaso,
ti ringrazio per l’osservazione che precede perchè ci da la possibilità di sgombrare pubblicamente il campo da possibili dubbi e fraintendimenti.
La scelta di sottoscrivere l’appello di Cittàinsieme non ha nulla di politico,non è un attacco a questa o quella amministrazione, ma, molto più semplicemente, è una scelta di…campo, peraltro legittimata dal nostro Statuto che all’art.1 recita “L'associazione ha lo scopo di promuovere una cultura della legalità, della solidarietà e dell’ambiente…”.
Riteniamo che la riqualificazione rectius cementificazione del lungomare di Catania, il cui costo è lievitato da 10 a 121 milioni di euro, costituisca un’applicazione concreta di quella finanza creativa di tremontiana memoria.
I soldi pubblici che nelle dichiarazioni dell’allora sindaco Scapagnini avrebbero dovuto essere impiegati per “ consegnare ai cittadini catanesi la fruibilità della costa…” avranno come risultato “« 400 mila metri quadri di sbancamento a 10 metri sul livello del mare, 56 mila metri quadri di centro commerciale e 48 mila mq di parcheggi a pagamento spalmati tra una strada che doveva essere una via di fuga antisismica e un pezzo di costa lungo 1200 metri, in concessione per 38 anni ad un gruppo imprenditoriale ».
Catania è la prima città d’Italia per concentrazione di Centri commerciali per abitanti, la seconda in Europa, si vorrebbero spendere 121 milioni di euro per far nascere l’ennesimo “grande magazzino” quando interi quartieri vivono un imbarazzante degrado e a Monte Po’ non si riesce a rendere funzionale l’unico campo di calcio del quartiere. Piuttosto difficile rimanere neutrali di fronte ad una simile prospettiva, non credi?
La cultura della legalità è una splendida frase, un concetto emozionante per la sua forza evocativa ma… va riempito di contenuti, va sostenuta con delle scelte che non si possono limitare al “consumo critico”
Se dovessimo spendere il nome dell’associazione solo per sostenere questo o quel commerciante che denuncia prescindendo da un’analisi critica del contesto sociale in cui viviamo non dovremmo neppure occuparci di progetti quali “Regaliamo(ci) un sorriso”:un osservatore poco attento,infatti, potrebbe obiettare che distribuire vestiti e giocattoli e regalare un sorriso ai meno fortunati non è un attività da…Addiopizzo Catania, molte altre associazioni, dai nomi meno limitativi, portano avanti progetti simili con risultati forse ancora più soddisfacenti.
Per la stessa ragione non dovremmo occuparci e preoccuparci di organizzare per Pasqua la Lotteria.
Cosa centrano la famiglia Greco,le finestre del Talità Kum e Laura Salafia con Addiopizzo Catania?
A proposito della Lotteria di Pasqua voglio raccontarti un piccolo ma significativo retroscena: ho chiesto personalmente a tutti i centri commerciali di Catania, da Auchan, a Mediaworld, passando per le Terrazze di viale Ulisse, Bruno, Saturn ecc. di acquistare, pagandoli in anticipo, i premi della lotteria, pregandoli di esporre un banalissimo e poco ingombrante foglio A4 per spiegare la finalità dell’iniziativa, il risultato puoi benissimo immaginarlo.
Non c’è nulla di fuorviante e pericoloso nel condividere con altre associazioni che hanno fatto tanto per la nostra città, una battaglia per la salvaguardia del nostro territorio, il pericolo semmai sarebbe quello di pensare ed agire come se il nostro nome, Addiopizzo, fosse il nostro limite.

P.S. qui trovi qualche notizia in più sulla... "questione non opinabile"

http://www.cittainsieme.it/

Tocca a me ringraziare voi per quello che fate e per come lo fate. Te poi in particolare, Salvo, per la puntuale risposta che mi hai gentilmente fornito. Questa risposta mi ha consentito di conoscere un aspetto significativo del vostro statuto, l'Art.1, che, ne sono certo, a suo tempo sarà stato frutto di ampia e approfondita discussione. Nel far presente che la mia stima e l'ammirazione nei vostri confronti ne escono rafforzate non posso nascondere che mi sono permesso di fare questa osservazione pubblicamente solo perché ero certo che avevate una risposta pronta e le idee ben chiare. Era quindi un modo per chiarire un mio dubbio e non un modo per manifestare un dubbio sul vostro operato. Ci mancherebbe altro. Concluderei prendendo decisamente le distanze da tutti quelli che, vedendo voi operare concretamente e bene, sono prodighi di consigli, suggerimenti... quando non proprio di tentativi di "insegnarvi come dovete fare...": ridicoli!
Tommy