Site Admin |
|
Iscritto il: 27 gen 2007, 18:15 Messaggi: 14472
|
http://www.lazonafranca.info/2012/03/19 ... ddiopizzo/Anche quest’anno, si rinnova l’appuntamento con la lotteria di Pasqua organizzata da Addiopizzo Catania. Acquistando i biglietti, non solo si concorre alla vittoria di ricchi premi (televisori, computer, videocamere…), ma soprattutto si contribuisce alla realizzazione di alcuni progetti dell’associazione catanese. Il primo è quello di dotare Laura Salafia – la studentessa rimasta tragicamente ferita in piazza Dante nel luglio 2010 – di una casa strutturalmente riadattata alle sue attuali condizioni. Il secondo riguarda la creazione di un murale in ricordo della strage di via D’Amelio, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti di scorta. Con il restante ricavato della lotteria, infine, si farà fronte alla gestione del bene confiscato alla mafia, assegnato ad Addiopizzo e Libera a fine gennaio. I biglietti si possono acquistare presso il Museo cafè di via Etnea 12 (vicino Porta Uzeda) e la tabaccheria di fronte alla facoltà di Scienze politiche in via Vittorio Emanuele, oppure contattando l’associazione alla mail comitato@addiopizzocatania.org o al numero di telefono 329 9203410. Il prezzo di ciascun biglietto è di 2 euro, per l’acquisto di almeno 5 biglietti Addiopizzo garantisce la consegna a Catania. Per sapere di più sulle finalità della lotteria (denominata “Regaliamo una sorpresa”), abbiamo sentito alcuni componenti dell’associazione.
LZF: Parte del ricavato di questa lotteria sarà destinato ad aiutare Laura Salafia. Come sta? Che tipo di aiuto è possibile darle?
Irene Di Nora: Laura purtroppo è paralizzata dalla testa in giù ma la sua grande forza d’animo, la sua caparbietà, e l’amore di chi le sta accanto la portano a reagire e lottare con amore per la vita. Oltre a farle sentire tutta la nostra stima e il nostro affetto, l’aiuto concreto che le si può dare, al momento, è di tipo economico. Laura oggi vive in ospedale in quanto necessita di una casa adeguata alla sua attuale condizione fisica. Il suo desiderio più grande è ovviamente quello d’avere un posto tutto suo dove spendere serenamente i suoi giorni accanto ai suoi cari. Noi crediamo che questo desiderio non possa rimanere inascoltato per la grande lezione di dignità e voglia di vivere che questa ragazza ha dato a tutti noi.
LZF: Sappiamo che anche l’attore Leo Gullotta ha sostenuto il vostro impegno in favore di Laura Salafia. Com’è nata la vostra collaborazione?
Gaetano Limoli: E’ stato, in un certo senso, Gullotta a darci il ‘la’ per la collaborazione, quando su un webmagazine abbiamo letto una sua intervista in cui ci citava. Proprio in quel periodo si trovava a Catania per la rappresentazione de ‘Le allegre comari di Windsor’. Apprezzandolo molto sia per le sue doti artistiche, sia per la sua sensibilità e partecipazione in varie azioni di solidarietà, abbiamo pensato di mettere a frutto questa reciproca simpatia e stima; lo abbiamo incontrato a teatro e gli abbiamo proposto di farci da testimonial in un promo per la lotteria. Lui, molto entusiasta dell’idea, ci ha offerto subito la sua disponibilità e ne sono nati due video che sono stati mandati in onda dalle emittenti locali e potete trovare nel nostro canale youtube. LZF: Dopo quello dedicato alla strage di Capaci, intendete realizzare un murale in ricordo di Paolo Borsellino e degli agenti di scorta, nel ventennale della loro tragica uccisione. Avete già individuato una possibile collocazione?
Irene Di Nora: Sì, il muro del carcere di piazza Lanza. Oltre ad essere una zona trafficata è un luogo simbolo: a pochi metri da dove la mafia, nella nostra città, s’è manifestata in tutta la sua brutalità con l’orribile assassinio di Pippo Fava, sarebbe bello avere un forte simbolo antimafia.
LZF: Oltre all’acquisto dei biglietti della lotteria, in che modo si può contribuire alla vostra attività?
Gaetano Limoli: Potete sostenere economicamente i nostri progetti devolvendoci il 5×1000 o tramite bonifico bancario (nel nostro sito trovate le istruzioni su come fare). Organizziamo spesso banchetti informativi in cui è possibile farci donazioni libere e comprare i nostri gadgets. Ma soprattutto potete darci una mano collaborando con noi nelle nostre varie attività. Oltre ad essere utile alla società, è un’ottima occasione di crescita personale. Ogni nostra azione, anche minima, può essere un contributo al miglioramento del mondo in cui viviamo ed è molto importante averne piena consapevolezza.
LZF: Catania secondo voi è una città solidale, o è troppo sonnacchiosa e distratta?
Irene Di Nora: Catania è sia solidale che assopita. Ogni anno possiamo appurare la generosità dei cittadini con gara di solidarietà che si innesca a seguito della nostra iniziativa “regaliamo(ci) un sorriso” che prevede la raccolta, durante il periodo natalizio, di pacchi-dono con vestiti e giocattoli per i meno fortunati. Però, purtroppo, ci rendiamo anche conto che si è spesso abituati a demandare: demandare l’impegno alle associazioni e non spendersi quasi mai in prima persona. Ciò vale anche per l’impegno antimafia: il catanese non avverte il problema come proprio, come qualcosa che lo tocca da vicino limitando realmente la sua quotidiano libertà. Così, se da una parte siamo ben felici di vedere una vera e propria gara di solidarietà quando tocchiamo gli argomenti che vertono su problematiche sociali, dall’altra solo con molto lavoro, impegno e fatica riusciamo, ad esempio, a far breccia nella sensibilità dei commercianti che non pagano il pizzo proponendo loro ad esporsi pubblicamente entrando nella nostra lista pizzo-free. O a volte capita che i nostri continui appelli ad entrare in associazione e donare così un po’ del proprio impegno alle cause che portiamo avanti, rimangano inascoltati. I catanesi dovrebbero essere un po’ meno pigri e dovrebbero scoprire che donare in prima persona un pacco-dono ad un bambino è molto più bello e gratificante del consegnare qualche giocattolo a noi senza vedere mai il sorriso che affiorerà sul volto del bimbo che lo riceverà.
LZF: Dopo la lotteria di Pasqua, quale sarà la vostra prossima iniziativa?
Chiara Barone: Il 27 Gennaio di quest’anno abbiamo inaugurato l’appartamento confiscato e sito in V.Grasso Finocchiaro a Picanello, di cui siamo assegnatari insieme a Libera. La nostra priorità è renderlo a tutti gli effetti un avamposto di legalità per Picanello e per Catania,utilizzandolo come sede per iniziative di vario genere rivolte principalmente ai ragazzi del quartiere ma in generale a tutti quei catanesi che vorranno sentirlo come “proprio”: un punto di riferimento per chi ha voglia di comprendere meglio la nostra realtà e di mettersi in gioco per migliorarla. Nei nostri progetti futuri naturalmente c’è l’intenzione di continuare a portare avanti, con la stessa intensità e costanza, tutte le altre iniziative che come associazione seguiamo,in particolar modo il progetto scuole:per noi poter parlare con i ragazzi di mafia ma più in generale di coscienza civile è un privilegio,ma allo stesso tempo un “dovere” a cui dedicheremo sempre la massima attenzione.
LZF: Per concludere, diteci qualcosa sulla recente campagna pubblicitaria “Con il pizzo, chiudiamo tutti” a cui avete partecipato.
Chiara Barone: Abbiamo deciso di partecipare alla campagna “Con il pizzo, chiudiamo tutti”, accettando la proposta di collaborazione che alcuni studenti e docenti dell’Accademia di Belle Arti e della Facoltà di Informatica di Catania ci avevano rivolto, perchè ne condividevamo naturalmente lo spirito e lo scopo, e ne apprezzavamo moltissimo la resa grafica. Creare un’immagine,un video e diversi slogan che rimandano in maniera semplice e intuitiva a un problema complesso come quello estorsivo,è un’idea che meritava di essere sostenuta e soprattutto diffusa. Questa campagna gira già on line,tramite facebook,twitter e youtube,ma confidiamo nella possibilità che al più presto potranno essere utilizzati altri canali,come quelli degli spazi comunali e televisivi.”Con il pizzo,chiudiamo tutti” tra l’altro, è una campagna che,seppur con altri slogan,riprende l’idea da cui nasce proprio Addiopizzo: “un intero popolo che non paga il pizzo è un popolo libero”. Il pizzo infatti è un problema che riguarda tanto i consumatori quanto i commercianti,tanto l’impresa individuale quanto l’economia collettiva. E’ ora di prenderne coscienza,e ogni campagna che mira a sensibilizzare i cittadini sotto questo punto di vista,merita di essere diffusa con ogni mezzo,specialmente quando nasce,come in questo caso,da una professionale collaborazione tra giovani studenti e docenti.
|
|