Dopo il mio intervento sul murale di Falcone, pubblicato da Severgnini nella rubrica Italians del Corriere della Sera ho ricevuto una mail di risposta da Luisa Vigini di Trieste che, col permesso dell'interessata, ho il piacere di condividere con voi. La lettera è veramente bella ed è una di quelle cose che incoraggiano ad andare avanti.
Tommy
Caro Tommaso,
sono Luisa da Trieste e volevo farti i complimenti per la tua letera. Io, come tanti (troppi) 'polentoni' sono cresciuta convinta che i siciliani fossero così come vengono descritti nei film e nei pregiudizi - pigri, per lo più disonesti, felici di cuocere nel loro brodo. Poi ho conosciuto un siracusano che mi ha rubato il cuore, ho lasciato tutto per inseguirlo e ho passato 3 anni in Sicilia. Che dire? Molte cose non mi sono piaciute. Molte altre sì. Ma soprattutto ho visto una popolazione che sa anche lottare, che non si arrende, ho conosciuto giovani che vogliono cambiare, che spendono il loro tempo per migliorare anche solo di una virgola il mondo che li circonda. Sono stata coinvolta in gruppi di acquisto solidale a chilometro zero (qui non ne ho mai visti), in serate di volontariato, di aiuto agli immigrati, di dibattiti contro le mafie, di feste e nottate passate a discutere, a cercare di capire, a distribuire i gadget di Addiopizzo. Certo, non tutti sono così. Ma che rivelazione! Che gioia vedere persone VIVE e non assopite, persone e soprattutto giovani che lottano. Quanto mi manca tutto questo ora che sono tornata a Trieste!
Ora non perdo occasione per difendere tutto il bello che ho conosciuto in Sicilia. Qui mi dicono che mi sono terronizzata, ma PER FORTUNA! Perchè non imparare gli uni dagli altri? Perchè crescere nella convinzione che noi siamo migliori?
Quando leggo storie come quella descritta nella tua lettera, vi penso con tanto orgoglio e speranza. Non tutto è bello, non tutto funziona, ma qualcosa si muove. Non mollate, io continuerò a parlare, parlare, parlare e far capire a chi mi circonda come i murales, le fiaccolate esistono e sono importanti.
Non mollate!
Un abbraccio,
Luisa
P.S. Alla fine ho sposato Filippo, il mio amore siracusano, e ora aspettiamo un bambino. Che, spero, saprà incarnare tutto il bello del nord e del sud